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Quanto presta attenzione la popolazione italiana alla tracciabilità degli alimenti che acquista? Quali sono i retroscena di un prodotto alimentare? Quali sono le ultime innovazioni nel campo della sicurezza alimentare?

Tracciabilità vs rintracciabilità alimentare

Iniziamo distinguendo i concetti di tracciabilità e rintracciabilità alimentare.

La tracciabilità racconta il percorso di un alimento, dalle materie prime al prodotto finito; definisce i lotti e i codici prodotti, descrive eventuali controlli affinché un alimento possa considerarsi salubre e privo di rischi igienici. Tutte le informazioni che si raccolgono in questo percorso vanno a costituire la documentazione che accompagna l’alimento.

Gli operatori del settore alimentare sono considerati responsabili per tutto ciò che accade all’interno della filiera alimentare dunque devono essere in grado di individuare chi ha fornito loro qualsiasi alimento o mangime o sostanza che entrerà a far parte di un prodotto finito.

La tracciabilità alimentare è diventata obbligatoria in tutta l’Unione Europea con il Regolamento Europeo 178/2002, a partire dal 1° gennaio 2005.

La “rintracciabilità”, invece, è il processo opposto; consiste nell’utilizzare la documentazione raccolta dai vari operatori coinvolti nel processo di produzione dell’alimento per avere la possibilità di isolare un lotto in caso si emergenza. La rintracciabilità è fondamentale per gli organi di controllo che hanno il dovere di vigilare sul processo produttivo e sulla sicurezza degli alimenti.

Importanza della tracciabilità alimentare

A testimoniare l’importanza della tracciabilità alimentare, vediamo ora alcuni studi condotti con i relativi dati raccolti.

Secondo una ricerca svolta dall’Ires, Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, l’87% degli italiani è sensibile alla sicurezza alimentare.

Grafico rappresentativo della porzione di popolazione italiana sensibile e non sensibile alla sicurezza alimentare basato su un indagine condotta recentemente.

Inoltre, L’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management (Politecnico di Milano) e il Laboratorio RISE (Università degli Studi di Brescia) si sono posti questi quesiti e a gennaio 2023 hanno condotto un’indagine a riguardo che evidenzia come il 53% degli italiani effettui ricerche sulla provenienza, autenticità e trattamento dei beni alimentari che comprano.

Grafico rappresentativo della porzione di popolazione italiana che ricerca o meno la provenienza dei beni alimentari che compra basato su indagine condotta a gennaio 2023.

Ci troviamo dunque di fronte ad un’aumento della categoria di consumatori più attenti alla qualità e alla sicurezza degli alimenti e, conseguentemente, l’etichettatura dei prodotti ha acquisito maggiore importanza. Utilizzando la tracciabilità, le aziende agroalimentari possono massimizzare la trasparenza informativa per rispondere meglio alle richieste dei consumatori, potenziando così la loro fiducia.

L’etichetta, la carta d’identità digitale dei prodotti

L’etichetta rappresenta ormai un elemento cruciale nell’orientare gli acquisti alimentari degli italiani, sempre più consapevoli e interessati a conoscere a fondo tutte le caratteristiche di ciò che mettono nel carrello e portano sulle loro tavole.

Il consumatore quando si trova davanti allo scaffale è alla ricerca di un prodotto che soddisfi le sue aspettative. Dopo aver controllato la data di scadenza (primo driver di scelta per il 43% dei consumatori), gli italiani leggono con attenzione le indicazioni sull’origine e la provenienza del prodotto (39%), sui valori nutrizionali (28%) e sul metodo di produzione (26%). Decisiva nella scelta dei prodotti da acquistare è poi la presenza di informazioni sulle modalità di riciclo del packaging (43%) e sull’impatto ambientale della confezione (21%).

Grafico che rappresenta i drivers di scelta dei consumatori basato su un indagine condotta recentemente.

L’etichetta è dunque la fonte primaria di informazioni per il consumatore e risulta essere il mezzo più utilizzato anche per valutare le caratteristiche di sostenibilità dei prodotti alimentari, come abbiamo visto anche in questo articolo riguardante le scelte degli italiani in base alle etichette dei prodotti: oltre 7 italiani su 10 la indicano come canale preferito, il 20% preferisce reperire questo tipo di informazioni online sui siti o pagine social del produttore o dei consumatori mentre il 5% si affida ai consigli di amici e negozianti.

Grafico che rappresenta dove gli italiani si informano sulla sostenibilità dei beni alimentari che comprano basato su un indagine condotta recentemente.

Conclusioni

Ecco perchè è così importante che chi si occupa di vendita e distribuzione comprenda le nuove tendenze per adeguarsi prontamente alle richieste del mercato assecondando le preferenze e le richieste degli italiani. LoDe Food ti aiuta in questo.

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