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I prodotti surgelati sono ormai una presenza consolidata nelle case degli italiani. Oltre a garantire praticità e lunga conservazione, si adattano perfettamente ai ritmi di vita frenetici, offrendo un’alternativa veloce e comoda ai prodotti freschi. Ma quali sono le motivazioni dietro queste scelte? Quali categorie dominano il mercato? E quali criteri influenzano gli acquisti?

Un recente studio condotto da BVA Doxa per Food ha analizzato il rapporto degli italiani con i surgelati, facendo emergere dati interessanti su consumi, preferenze e canali di acquisto.

Un’abitudine ben radicata: chi compra i surgelati e con quale frequenza?

Il consumo di surgelati è ormai diffuso su larga scala: oltre sei italiani su dieci li acquistano regolarmente. La frequenza di consumo varia a seconda delle abitudini personali, con una fetta significativa della popolazione che li porta in tavola più volte alla settimana.

Quante volte vengono consumati?

  • Frequente (più volte a settimana) – Circa il 41% li consuma tra le due e le tre volte alla settimana, mentre un ulteriore 15% li sceglie fino a cinque volte.
  • Occasionale – Il 24% li mangia una volta alla settimana, e un 13% solo di rado.
  • Quotidiano – Un piccolo 5% li consuma ogni giorno o quasi.
  • Mai – Solo il 2% dichiara di non acquistarli affatto.

I pasti principali sono i momenti in cui i surgelati vengono più spesso utilizzati: pranzo e cena rappresentano il 96% dei consumi, mentre l’uso a colazione o come snack è ancora molto marginale.

Cosa spinge gli italiani a scegliere i surgelati?

I motivi dietro la scelta di questi prodotti sono molteplici, ma tre fattori emergono con forza:

Durata e praticità – La possibilità di conservarli a lungo senza il rischio di sprechi è fondamentale per il 64% degli intervistati.
Rapidità nella preparazione – Il 63% li sceglie per risparmiare tempo in cucina.
Soluzione di emergenza – Il 51% apprezza la possibilità di avere sempre un’opzione pronta all’uso in casa.

Accanto a questi motivi principali, esistono altre considerazioni: la varietà di prodotti disponibili (24%), la comodità per chi non ama cucinare (18%) e il prezzo più competitivo rispetto agli alimenti freschi (13%). Anche la sicurezza e la qualità dei prodotti hanno un peso per il 11% degli intervistati.

Un altro elemento interessante riguarda l’attrazione verso le novità: il 38% dei consumatori ammette di lasciarsi tentare dai nuovi prodotti sugli scaffali, mentre il 28% rimane fedele a marchi specifici. Le offerte promozionali, invece, guidano gli acquisti del 19% dei consumatori, sempre attenti al miglior affare.

Dove e come si acquistano i surgelati?

I surgelati, nonostante la loro lunga durata, vengono acquistati con una frequenza regolare: il 60% degli italiani ne fa scorta almeno una volta alla settimana. Questo comportamento è più marcato tra le donne over 43, che risultano le consumatrici più assidue.

📌 I principali canali di acquisto

  • I supermercati e ipermercati dominano il mercato con il 79% delle vendite.
  • I discount rappresentano il 12% degli acquisti.
  • Il resto delle vendite si distribuisce su altri canali, meno rilevanti in termini di quota di mercato.

Quando si tratta di tipologia di prodotto, le preferenze si dividono in tre categorie principali:

  • Il 38% predilige prodotti semplici, come verdure surgelate o legumi.
  • Il 26% opta per prodotti già pronti, come pizze o dessert.
  • Il 36% alterna entrambe le tipologie, combinando praticità e varietà.

Sul fronte della gestione della spesa, emergono due approcci distinti: il 42% fa scorte di surgelati nel proprio freezer, mentre il 58% acquista solo in base alle necessità del momento. Tra gli uomini, questa seconda tendenza è ancora più accentuata (70%).