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Il mercato italiano dei sughi e dei condimenti nell’ultimo anno si è confermato decisamente in crescita. I dati rilevati dalle analisi NIQ, infatti, mostrano come le vendite, nel periodo che va da ottobre 2022 a ottobre 2023, siano cresciute di +14,0% a valore e di +2,3% a volume, dato significativo e per nulla scontato se si considera il contesto economico attuale e il generale aumento dei prezzi che, per la maggior parte dei prodotti, ha causato un netto calo del volume delle vendite.

Lo sviluppo del mercato

A causa del sostanzioso incremento dei costi di materie prime quali pomodori e olio d’oliva, si è registrato un aumento del prezzo medio €/kg dei sughi pronti del +11,3%. Nonostante ciò, il settore è stato in grado di far fronte alle sfide e crescere ulteriormente, anche grazie allo sviluppo di prodotti innovativi e ricercati. Il focus di questi sviluppi è stato quello di soddisfare le esigenze dei consumatori, considerando il loro stile di vita che li porta ad avere sempre meno tempo a disposizione per cucinare e che, quindi, cercano tra i prodotti già pronti soluzioni gustose e sfiziose per i loro pasti. In quest’ottica, crescono le vendite di sughi biologici, premium, vegan, high protein e delle specialità tipiche regionali.

La crescita delle private label

La grande varietà di prodotti richiesta dai consumatori ha consentito ai distributori di puntare sulle private label e di svilupparle con grande successo, arrivando a totalizzare il 24,5% delle vendite a valore e il 28,5% delle vendite a volume. Le marche dei distributori stanno riscuotendo questo successo in quanto, grazie ai ridotti costi di marketing da sostenere e al margine di guadagno maggiore, riescono a garantire allo stesso tempo convenienza dei prezzi e un’ampia gamma diversificata di proposte.

Tra i canali distributivi, quello con la maggiore incidenza sulle vendite totali sono i supermercati, ma i veri protagonisti dell’ultimo anno sono stati gli ipermercati, che hanno fatto registrare il più alto incremento delle vendite sia a valore (+16,9%) che a volume (+5,1%).

Nel complesso, il Nord-Ovest (area Nielsen 1) è la zona in cui si totalizzano la maggior parte delle vendite, sia in termini di valore che di volume. Interessanti gli sviluppi al Nord-Est e al Centro (aree Nielsen 2 e 3), dove, oltre a un aumento del valore delle vendite nella media, si registra anche un aumento del volume delle vendite superiore alla media nazionale.

Freschi o a lunga conservazione?

Il settore dei sughi pronti è trainato dai sughi a lunga conservazione e ambient, che totalizzano il 69,5% delle vendite a valore e l’83,6% a volume. La sezione dei sughi freschi, invece, è caratterizzata da prezzi medi più alti e totalizza una porzione di vendite decisamente minore.

I sughi a lunga conservazione

Tra i sughi da scaffale a lunga conservazione, i principali protagonisti del settore sono quelli a base di pomodoro, che da soli totalizzano il 42,9% del valore e il 64,8% del volume delle vendite dell’intero mercato dei sughi e che nell’ultimo anno hanno riportato trend positivi sia a valore (+14,2%) che a volume (+2,2%). Un altro prodotto da scaffale in risalto è il pesto, che nell’ultimo anno ha visto il suo mercato espandersi significativamente, con crescite delle vendite del +24,3% a valore e del +10,8% a volume.

I sughi freschi

Tra i sughi pronti freschi, invece, a spiccare per rendimento nell’ultimo anno sono stati quelli a base di pesce, che hanno registrato una crescita delle vendite del +15,6% a valore e del +12,9% a volume. Nel complesso, però, anche gli altri sughi da banco frigo (pesto fresco, base vegetale, base formaggi, base carne, salsa alle noci) hanno registrato trend positivi a valore.

Conclusione

Inserirsi nel mercato con un nuovo prodotto può essere complicato e sfidante. LoDe Food ti può aiutare a comprendere le nuove tendenze, assecondare le richieste dei consumatori e guidarti nell’inserimento del tuo prodotto in GDO.

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